In quel di Novi Ligure, imboccata la via principale, che è Via Girardengo, se dopo 50 metri ti capita di alzare lo sguardo, ecco che puoi leggere una lapide posta sopra un portone:

MUSICO PRODIGIO TRA QUESTE MURA

ROMUALDO MARENCO

APRIVA L’ANIMO FANCIULLO ALLA MELODICA ASCESA DEL SUO GENIO COREOGRAFICO

Novi L. 9 – X – 1957

NEL 1° CINQUANTENARIO DELLA MORTE

IL SETTIMANALE CATTOLICO (IL POPOLO DI NOVI)

E mi son chiesto: chissà cosa avrebbe detto Romualdo Marenco a veder riaprire il teatro a lui intestato, a distanza di così tanti anni? Come ha potuto trascorrere tutto questo tempo? Li avete letti i titoli in prossimità della riapertura:

Teatro: chiuso dal 1947, riapre il Marenco di Novi Ligure

Gioiello dell’Ottocento, ci sono voluti 6 anni lavori e 5mln euro

E poi i toni entuasiastici: ieri sera abbiamo inaugurato il Teatro. Una serata all’insegna dell’emozione, un momento storico per Novi, e per tutti gli amanti di questa splendida arte.

Il Teatro Romualdo Marenco è ufficialmente rinato.

il TEATRO ROMUALDO MARENCO
il TEATRO ROMUALDO MARENCO

Nel leggere i commenti entusiastici di chi c’era alla riapertura, vien da pensare che i novesi sono evidentemente amanti dell’arte teatrale e vien da chiedersi come abbiano fatto in tutti questi anni. Son passate generazioni.

Lo storico Teatro Marenco, fu fatto costruire nel 1839 dai Savoia e chiuso dal 1947. Settantaquattro anni or sono. Se vi sembran pochi…
Il progetto di restauro è stato predisposto nel 2005 e il cantiere si è aperto nel 2015.

Da ora in poi il teatro collaborerà, per la parte produttiva, anche con il Teatro Stabile di Torino (Tst). Ad inaugurarlo è stato chiamato per un monologo inedito Valerio Binasco, novese e consulente del Tst, accompagnato dagli strumentisti della Scala.
Il restauro è costato 4,8milioni, 2 dei quali provenienti dal Mibac e 2 milioni e mezzo dal Comune di Novi. La Regione ha investito 120.000 mila euro per gli arredi. Hanno sostenuto il progetto anche le Casse di Risparmio di Alessandria, Tortona e Torino.

Il Teatro, intitolato al Re Carlo Alberto, fu eretto a partire dal 1837 nella centrale via Girardengo da parte di una società costituita appositamente da 37 cittadini. L’inaugurazione avvenne il 2 ottobre del 1839. Nella prima metà del 1900, l’edificio fu dedicato a Romualdo Marenco in onore del grande compositore e direttore d’orchestra novese. Il teatro, concepito a decoro della città come costruzione autonoma sul modello ottocentesco del Teatro all’italiana, fu progettato dall’architetto Giuseppe Becchi con l’approvazione del collega Luigi Canonica, massimo esperto di architettura teatrale dell’epoca. La sala storica “a ferro di cavallo”, rimasta ad oggi inalterata, fu realizzata con tre ordini di palchi sovrapposti e il loggione superiore affacciati lungo tutto il perimetro, con l’arco di boccascena, sul quarto lato, a divisione della sala dal palcoscenico.

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