Il Sentiero dei Celti e dei Liguri è il nuovo cammino che attraversa tre regioni del Nord Italia: Lombardia, Emilia-Romagna e Liguria. La città di partenza è Milano, quella di arrivo Sestri Levante.

Nel mezzo tutta la bellezza della natura: dalla pianura, alla collina, fino alle montagne dell’Appennino e al mar Ligure. Il Sentiero dei Celti e dei Liguri nasce da un desiderio antico, che trasforma ciascuno di noi in un viaggiatore avventuroso. Il sogno di tracciare un nuovo cammino che collega Milano al mare, riscoprendo le origini pre-Romane dei territori che attraversa.

L’ideatore del Sentiero è Emanuele Mazzadi Architetto e Guida Escursionistica e Ambientale. A lui si unisce un gruppo di amici, legati dall’entusiasmo e dal desiderio di lasciarsi la città alle spalle per inoltrarsi nella natura.

Il 28 maggio di quest’anno è partito da Milano il primo collaudo del percorso a piedi, con un gruppo di guide ambientali ed escursionistiche chiamate Sentinelle del sentiero. L’obiettivo era verificare la fattibilità del cammino in tutti i suoi 218 km, decidere il percorso definitivo, trovare le strutture di accoglienza e i punti ristoro.

Volete sapere le tappe del viaggio?

  • Milano

Il Sentiero dei Celti e dei Liguri ci fa osservare territori noti con occhi nuovi, immergendoci nel mistero delle origini che ci circonda, ma di cui non sempre ci rendiamo conto. La partenza avviene nel cuore della città di Milano: dal Duomo passando per la darsena, l’antico porto dei navigli milanesi. Da qui si segue il Naviglio Pavese, con le chiuse progettate da Leonardo da Vinci. La via d’acqua, affiancata dalla pista ciclabile, conduce alla Certosa e quindi al centro storico di Pavia.

  • Pavia

Pavia è una splendida città d’arte, già capitale del regno Longobardo in Italia. Qui il cammino incontra due delle maggiori direttrici di pellegrinaggio del Nord Italia: la Via Francigena e la Via degli Abati, che a Pavia ha la sua tappa di partenza. Usciti da Pavia, il Sentiero dei Celti e dei Liguri costeggia il Ticino attraversandone il Parco, fino a raggiungere la confluenza con il Po. L’attraversamento del Grande Fiume sarà a bordo di una piccola imbarcazione per raggiungere l’Oltrepo Pavese, con il suo tipico paesaggio rurale di pianura: argini, chiaviche, cascinale e pioppeti.

  • Oltrepo

In questa tappa è previsto l’attraversamento del cuore dell’Oltrepo, terra di sapori e saperi antichi. Ed ecco il saliscendi di colline coperte di vigneti e punteggiate da piccoli borghi. Conosciuta come Terra di vini e di Santi, l’alta Valle Versa regala un concentrato di storia e natura: percorsa dalla Via degli Abati e dal Cammino di San Colombano, costellata da piccole perle naturalistiche e testimone della millenaria cultura della vite.

  • Val Tidone

Il percorso entra nel territorio Piacentino della Val Tidone, per poi risalire verso il crinale spartiacque tra Val Trebbia e Oltrepo Pavese. Qui ecco le prime vere salite, che fanno presagire i monti dell’Appennino. In lontananza inizia a comparire l’inconfondibile sagoma del Monte Penna. Si attraversa il borgo storico di Caminata, crocevia di cammini, i crinali di Pietra Corva e Sassi Neri, per poi scendere fino ad uno dei borghi più belli d’Italia: Bobbio.

  • Val Trebbia e Bobbio

La Val Trebbia è stata definita da Ernest Hemingway: «La più bella valle del Mondo». In alcuni tratti, si può fare il bagno nelle splendide anse del fiume, godendo di un momento di riposo nella meraviglia della natura. A Bobbio invece si potrà fare un’immersione nella cultura: qui si trova infatti uno dei più importanti centri monastici d’Europa: l’abbazia di San Colombano, fondata dal padre del «monacesimo celtico». Invece dell’ideale benedettino della «stabilitas loci», l’irlandese San Colombano predicava la «peregrinatio pro Christo». Suggestivo l’attraversamento dell’iconico Ponte Gobbo.

  • Val Nure

Seguendo il corso del torrente Nure, si prosegue nella valle che a lui deve il nome. Si tratta di uno dei territori più belli della provincia di Piacenza, amata da tutti gli escursionisti a piedi e in bici. La Val Nure unisce paesaggi meravigliosi a piccoli borghi: da qui in poi, le montagne si faranno più aspre e la presenza umana più rara.

  • Val d’Aveto

Ci si avvicina al Monte Penna, cuore del Sentiero dei Celti e dei Liguri, procedendo sul crinale che separa le valli del Nure e dell’Aveto. E’ arrivato il momento di addentrarsi nel tratto più selvaggio e aspro – la gola dell’Aveto – attraversando la cosiddetta «Valle Tribolata». Meta del cammino quotidiano è il borgo di Santo Stefano d’Aveto, primo pernottamento in Liguria.

  • Monte Penna

Ecco il cuore del cammino, la mitica vetta del Monte Penna. Il suo nome sembra derivare dal dio Pen, adorato dagli antichi Celti Liguri e al quale si dovrebbe anche la denominazione dell’intera catena montuosa degli Appennini. I Celti Liguri non erano soliti dedicare edifici di culto alle proprie divinità, perché sentivano la loro presenza nella natura stessa. Così, l’intero Monte Penna – la vetta più alta della zona – veniva considerata come consacrata al dio Pen: un grande altare naturale, proteso a cercare l’eterno contatto fra la terra e il cielo. Anche per i viandanti di oggi, il Monte Penna è un luogo di profonda spiritualità e bellezza. A livello naturalistico, è il fulcro di un’area di grandissima importanza: dal Parco regionale dell’Aveto, alle sorgenti dei fiumi gemelli Taro e Ceno.

  • Monte Zatta e Val Graveglia

Questa tappa si apre con l’ultima impegnativa salita prima di iniziare la discesa verso il mare. L’attraversamento della faggeta monumentale del Monte Zatta e una volta in vetta il panorama mozzafiato. Da lì, la vista delle acque del Golfo del Tigullio. Ma la strada è ancora a lunga e prima di arrivare al mare occorre inoltrarsi nelle meraviglie della terra. La Val Graveglia è infatti ricca di tesori geologici nascosti: aree carsiche, graniti, cave di diaspri e miniere di manganese.

  • Sestri Levante

Dopo aver passato la notte in un piccolo borgo in sasso, la ripartenza per l’ultimo giorno di cammino. La vegetazione dell’Appennino lascia sempre più il passo alla macchia mediterranea: anche se non lo si vede, si sente che il mare è ormai vicino. Il Sentiero dei Celti e dei Liguri evita le zone più trafficate e le strade asfaltate, per arrivare direttamente sul lungomare di Sestri Levante. All’arrivo ecco uno dei borghi più suggestivi della costa ligure, con le due baie del Silenzio e delle Favole.


Attualmente il Sentiero è in fase di collaudo e gli organizzatori stanno lavorando per la creazione di una cartografia e per la ricerca delle strutture ricettive in cui gli escursionisti potranno essere accolti.

Per rimanere aggiornati e per tutte le info, visita il sito ufficiale : www.sentierodeicelti.it.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.