Torna l’appuntamento con la Fiera di S. Caterina: dal 26 al 28 novembre bancarelle nel centro storico e viale Saffi, il 28 novembre in piazza Pascoli esposizione di trattori d’epoca; dal 25 al 28 novembre nella tensostruttura di Palazzo Dellepiane la mostra sulla storia della Fiera (apertura dalle ore 15 alle 18; ingresso gratuito).

Un po’ di storia…

Riconfermata con decreto dalla Repubblica di Genova nel secolo VII, rappresenta per la città un incontro di interessi commerciali che supera l’ambito della provincia. Il 25 novembre, alla varietà dei traffici e delle contrattazioni, corrispondeva l’inizio della stagione lirica al «Carlo Alberto».

Nel colore della fiera si componevano già gli allegri sbuffi delle giostre a vapore e, per le strade della città, si esibivano gli orsi ammaestrati, tuttavia tenuti a guinzaglio. Per S. Caterina si è soliti allestire il piatto tradizionale con il tacchino e, in passato, chi conveniva a Novi lo poteva gustare tra abbondanza di libagioni, presso le caratteristiche trattorie della città: il Bue rosso, Vittoria, Reale, del Gambero (dal 1833), Aquila, della Strada ferrata, dé Ferrari, Stazione, Corona, Croce Bianca, Cappel verde e così pure presso i primi alberghi: Reale, Novi, Leon d’oro e d’Italia.

La Fiera, naturalmente, segue l’evoluzione dei tempi e, dopo un periodo di involuzione durante l’ultimo conflitto, sta recuperando le belle tradizioni specialmente nel settore delle macchine agricole che, esposte lungo il viale della Rimembranza, stanno a significare fiducia nel lavoro e certezza di un avvenire migliore.

Manca alla fiera dei nostri tempi il richiamo teatrale, e questo è l’unico neo che si possa avvertire. La vita della città alla fine di novembre si anima all’improvviso, sulle soglie dell’inverno.

Questo scriveva Serafino Cavazza nel 1967...forse da allora qualcosa è cambiato...

Tornando all’oggi, va ricordato che l’accesso all’area di fiera è consentito solo ai possessori di green pass valido ed è obbligatoria la mascherina. Si ricorda a tutti i visitatori l’onere del distanziamento sociale. In caso di assembramenti, l’organizzazione si riserva di frazionare gli ingressi nell’area di fiera.

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