Questa mattina a Tortona, presso la Sala Romita del Palazzo Comunale, è stato presentato alla stampa il “Progetto Ambiente Scrivia“.
Il Sindaco di Tortona, Federico Chiodi, ha introdotto l’incontro anzitutto coi ringraziamenti a Piero Massiglia, capo delegazione FAI, e Raffaello Basiglio, responsabile della comunicazione e del gruppo giovani FAI, quindi a Ezio Giungato, Presidente CAI di Tortona, infine Franco Arcesati, Paolo Udina e la Fondazione CRT di Tortona, presente Pier Luigi Rognoni.
Chiodi ha poi detto: « E’ la prima volta che ci occupiamo in maniera importante del parco dello Scrivia. Questo è un progetto molto articolato. Valorizza un’area di Tortona non così conosciuta come dovrebbe. E ricordo che tutte le volte che questa zona è stata vista da visitatori esterni, sono sempre rimasti stupefatti dalla bellezza perché non a conoscenza del luogo. Noi tortonesi tendiamo a sottovalutare quello che abbiamo a disposizione.
Indubbiamente quella zona merita di più, molto di più. Questo è il primo passo».
E’ la volta quindi di Franco Arcesati, uno dei due promotori dell’iniziativa: «Abbiamo iniziato a ragionare se era possibile fare qualcosa per migliorare quella zona. Ci chiedevano perché non fare un libro, una mostra. Si, un libro fotografico e una mostra rivolta ai bambini. Per raggiungerli usando la fotografia su tutto ciò che c’è in Ambiente Scrivia. Ed ancora, io e Paolo Udina abbiamo detto: “Pensa se milioni di giovani si occupasse dell’ambiente in cui vivono”. Abbiamo cercato di coinvolgere più attori in questo progetto, cercando aiuti di natura economica. La risposta è che stata al di là delle aspettative».
Guardando i loghi degli sponsor esposti cita i nomi uno ad uno per dire l’importanza delle persone. Ed aggiunge ancora: «La voglia di partecipare al progetto è un bel segnale. Ed il progetto diventa così di tutte le persone che si avvicinano».
L’intervento di Ezio Giungato è sintetico, ma chiaro: «Ogni volta che si parla di ambiente e territorio c’è attenzione e ci si ritrova tutti insieme per poter realizzare qualcosa. Una finalità è spronare, capire se le amministrazioni sono in grado di accompagnarci in questa opera. E l’obiettivo finale è trasformare Ambiente Scrivia realmente in un’oasi fruibile. Occorre utilizzare i luoghi in maniera consapevole e sostenibile».
La voce dei giovani, Raffaello Basiglio, ha posto l’accento su un dettaglio: «Da quest’anno FAI si chiama Fondo per l’Ambiente Italiano. Per questo abbiamo accolto l’idea. Ognuno nel suo piccolo deve lavorare. Parlando coi ragazzi ho scoperto che 25 su 30 non conoscono Ambiente Scrivia. Occorre coinvolgere la fascia di giovani che escono dal liceo. E’ importante il concorso fotografico – che si chiamerà in-natur-AL – organizzato dal FAI e dal FAI Giovani, dal CAI e dalla T.A.M. (Tutela Ambiente Montano), rivolto ai giovani dai 10 ai 25 anni, che con i loro smartphone, i loro tablet e le loro macchine fotografiche, saranno liberi di esporre, attraverso gli scatti le sensazioni raccolte. È facile dire i giovani non fanno niente, ma diamogli la possibilità di fare qualcosa».
Chiude l’incontro Franco Arcesati comunicando che tramite il raccolto della vendita del libro che sarà presentato il 29 aprile al Museo Orsi, si potranno realizzare importanti opere come lavori di posizionamento telecamere, postazioni per osservare la natura, costruire raccoglitori per raccolta differenziata, piantumazione arbusti per ripopolamento di farfalle e insetti. Per arrivare a far si che possa diventare un’oasi naturalistica. Immaginarla come un’aula didattica. Dove possano andare le scuole.