Cresce il numero delle località rurali italiane che quest’anno si sono meritate il riconoscimento delle Spighe Verdi che attesta la massima attenzione verso la sostenibilità. In questa sesta edizione, 7 sono i nuovi ingressi (Ascea, Crosia, Ginosa, Norcia, Pietramontecorvino, Sanremo, Scheggino) e 3 i Comuni non confermati (escono Gioia dei Marsi, Giulianova e Ragusa).
Le Spighe Verdi 2022 sono state assegnate in 13 regioni. Il Piemonte ottiene il maggior numero di riconoscimenti con ben 10 Spighe Verdi: Alba, Bra, Canelli, Centallo, Cherasco, Guarene, Monforte d’Alba, Pralormo, Santo Stefano Belbo, e Volpedo.
E qui di seguito ecco una dichiarazione del sindaco di Volpedo, Elisa Giardini, pubblicata sul sito www.agricolae.eu: «Sono molto orgogliosa per questo riconoscimento. Per noi non è un punto di arrivo ma uno stimolo a migliorarci sempre di più. Tra il 2021 e il 2022, ad esempio, abbiamo statalizzato il nostro asilo e questa scelta riteniamo sia stata tra i punti di forza che ci hanno consentito di riconfermare il risultato. C’è tutto l’impegno, da parte nostra, per rendere Volpedo una realtà sempre più vivibile per i cittadini e accogliente, non solo dal punto di vista paesaggistico, per i numerosi visitatori che apprezzano un turismo rurale, dove i rapporti umani e sociali sono importanti. In questo percorso Confagricoltura Alessandria e, in particolare la presidente Paola Sacco, è sempre stata a nostro fianco. Fare parte dei comuni Spighe Verdi è inoltre un’occasione di confronto anche con realtà più grandi e strutturate della nostra, per crescere ancora».
Subito dopo le Marche, con 9 località premiate: Esanatoglia, Grottammare, Matelica, Mondolfo, Montecassiano, Montelupone, Numana, Senigallia, Sirolo. Aumentano i riconoscimenti in Puglia con 8 Comuni Spighe Verdi: Andria, Bisceglie, Castellaneta, Carovigno, Ginosa, Ostuni, Pietramontecorvino, Troia. Segue la Toscana con 7 riconoscimenti: Bibbona, Castellina in Chianti, Castiglione della Pescaia, Castagneto Carducci, Fiesole, Grosseto, Massa Marittima. Con 7 località segue la Calabria mentre arriva a 5 il numero delle Spighe Verdi in Umbria, nel Lazio e in Campania. Il Veneto vanta due località come la Liguria, mentre un Comune rurale Spiga Verde va in Abruzzo, in Emilia-Romagna e in Lombardia
Spighe Verdi è un programma nazionale della Fee (Foundation for Environmental Education), l’organizzazione che rilascia nel mondo il riconoscimento Bandiera Blu per le località costiere. Questo programma è stato pensato per guidare i comuni rurali nella scelta di strategie di gestione del territorio in un percorso virtuoso che giovi all’ambiente e alla qualità della vita dell’intera comunità, condividendo con Confagricoltura un set di indicatori in grado di fotografare le politiche di gestione del territorio e indirizzarle verso criteri di massima attenzione alla sostenibilità. L’iter procedurale, certificato Iso 9001-2015, ha guidato la valutazione delle candidature grazie anche al contributo di diversi enti istituzionali, tra cui il ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, il ministero per il Turismo, il ministero della Transizione Ecologica, Ispra e Confagricoltura.
Tra gli indicatori presi in considerazione: partecipazione pubblica, educazione allo sviluppo sostenibile, corretto uso del suolo, presenza di produzioni agricole tipiche, sostenibilità e innovazione in agricoltura, qualità dell’offerta turistica, esistenza e funzionalità degli impianti di depurazione, gestione dei rifiuti, valorizzazione di aree naturalistiche presenti sul territorio e del paesaggio, cura dell’arredo urbano, accessibilità. Indicatori che saranno suscettibili di variazioni, in un’ottica di miglioramento continuo. Confermato anche quest’anno, tra gli indicatori, AGRIcoltura100, realizzato da Confagricoltura e Reale Mutua, che premia le aziende sostenibili. L’agricoltura ha un ruolo prioritario nel programma Spighe Verdi, poiché è qui che deve avvenire la vera rivoluzione culturale. Da questa necessità nasce la collaborazione con Confagricoltura e gli altri partner istituzionali. Spighe Verdi si basa sull’esperienza trentennale di Fee, presente in 77 Paesi, nella gestione del programma internazionale Bandiera Blu, un eco-label volontario assegnato alle località turistiche balneari.
Testo tratto da www.italiacircolare.it