I Colli Tortonesi sono tutti da scoprire e poi da ritornarci. Credo di aver già parlato di quasi tutti – se non tutti – ma mi piace tornare ancora una volta a parlare di Costa Vescovato. Per la sua bellezza e per un legame di cuore che mi riporta alla memoria di mio padre, nativo di questi luoghi.
Costa Vescovato conserva nel suo toponimo il ricordo della sua plurisecolare sudditanza all’Episcopato di Tortona. Una storia che retrocede di secoli.
Il nome della località, che rimase semplicemente Costa fino al 1863, viene menzionato per la prima volta in un atto del 1187.
Il paese è ubicato in una posizione da cui domina il corso dell’Ossona, un torrentello; qui è presente la chiesa di San Martino che risale al Seicento.
Costa Vescovato è un comune agricolo che si stende su di una zona collinare tra estesi vigneti divisa al centro all’ampia valle dell’Ossona della quale comprende l’alto bacino. Il capoluogo è posto su una dorsale collinare che degrada verso il torrente Ossona.
La storia passata narra di un territorio soggetto alle mire espansionistiche del Ducato di Milano, fu teatro di conflitti giurisdizionali tra i vescovi e il governo spagnolo prima e il governo sabaudo poi. Dopo il periodo napoleonico divenne definitivamente territorio del Regno di Sardegna.
Potrebbe essere di un certo interesse, ma ormai datato ed in certi tratti un po’ malconcio, un percorso ciclo-turistico attrezzato che attraversa l’intero territorio del comune collegandosi a quello dei comuni limitrofi di Avolasca, Castellania e Garbagna (partenza da Villaromagnano fino all’abitato di Montale Celli, segue per Casale Montesoro, Castellania, S. Alosio, San Vito, Avolasca, Pallenzona, Sarizzola, Costa Vescovato, Montale Celli); può essere percorso anche a piedi o a cavallo.
Le immagini dell'antico Comune all'interno del paese
Costa Vescovato comprende le frazioni di Montale Celli, Sarizzola Vescovato, Montessoro, Fossaghello, Arpicella
Qui le immagini del centro storico: una foto di questa primavera, mentre oggi sono in corso lavori di rifacimento del fondo con cubetti in porfido. Davvero un bel lavoro per dare valore al luogo!
Qui una vista della frazione di Montale Celli
Un panorama e sullo sfondo la frazione di Sarizzola