Chissà quanti, passando per alcune strade del novese, hanno già visto un cartello, anzi più di un cartello posto su un tracciato definito “L'ANELLO DI ILARIA 6.950m”, ossia un "percorso di allenamento ad anello utilizzato abitualmente dalla nostra atleta ed ultramaratoneta ILARIA BERGAGLIO". Ed è la Società ATLETICA NOVESE che scrive nostra.
Il percorso ha una partenza ed un arrivo che si identifica con l'edicola della Madonna della Guardia sulla strada per la frazione Merella, da lì prosegue per la strada Fossa del Sale fino all'incrocio con la strada che da Pozzolo Formigaro va a Villalvernia, prosegue verso la frazione Merella, costeggia la cascina LA FEDERICA per arrivare da lì a poco all'edicola con la Madonna.
E allora sfrutto le informazioni dal sito https://www.donneultra.com/ per scrivere di lei

Ilaria Bergaglio, classe 1981, abita a Gavi dove lavora come impiegata.

Inizia a correre quando aveva ventotto anni, dopo essersi dedicata alla bici e alla palestra e, come spesso accade, inizia a correre per caso, seguendo amici e colleghi e presto si è resa conto di essere portata per questo sport. Non poteva di certo immaginare che quelle scarpe da corsa le avrebbero regalato un grande sogno da inseguire. 

Ilaria Bergaglio (immagine tratta da Facebook)

Dopo une serie di mezze maratone e di 42km, nel 2019 decide di accompagnare un suo caro amico all’Ultramaratona del Gran Sasso (50km) – Fabrizio Lavezzato – e qui non solo arriva un inaspettato secondo posto con il tempo di 4h01’32 ma anche la consapevolezza di poter fare bene nelle lunghe distanze. Il suo allenatore Vittorio Polvani, vedendo il suo enorme potenziale, le inizia a mettere la pulce “nazionale” nelle orecchie. Purtroppo però Ilaria ha un problema ai tendini, più esattamente ha il “morbo/calcagno di huglund”, una sporgenza ossea che rovina il tendine di Achille. Così a febbraio del 2020 si opera al primo piede e poi ad aprile, subito dopo il lockdown, decide di operare anche il secondo approfittando anche del periodo di pandemia.

A fine giugno 2020 inizia a fare i primi passi di corsa e a inseguire un sogno: quello di preparare una 100km e, chissà, arrivare un giorno in nazionale. Da allora tutte le sue energie sono incanalate verso questo grande obiettivo e il 2021 e 2022 sono anni importantissimi nel suo viaggio verso la maglia azzurra.

Nel 2021, dopo un secondo posto alla 6h di Biella dietro a Chiara Milanesi con 70.606km, completa la sua prima 100km partecipando all’edizione speciale del Passatore svoltasi all’autodromo di Imola il 22 maggio.

Alla presenza di atlete molto forti, Ilaria arriva seconda donna, dietro Denise Tappatà, con un tempo di 8:28:59, al di sotto delle 8h30’ di tempo minimo fissato per poter essere selezionata per la nazionale italiana sulla distanza. Dopo qualche mese partecipa alla 100km di Winschoten e migliora ulteriormente il suo crono, concludendo la gara in 8h25’41”

Il 19.02.22 arriva la gara in cui forse si gioca tutto: la 100 km di Porto Recanati. Lì era davvero importante fare un buon tempo per avvicinarsi alla convocazione ufficiale per il mondiale di Berlino del 27 agosto 2022 e non delude le aspettative: finisce seconda donna dietro Silvia Luna con un tempo di 8h05’06”, tempo che l’ha portata al desiderato traguardo della nazionale. Un sogno nato poco tempo prima, ma inseguito con grande determinazione. Ai mondiali di Berlino ottiene un altro personale – 8h02’51”.

Tra le altre gare da menzionare del 2022 c’è la super Maratona dell’Etna che è una delle gare che più l’ha emozionata, grazie ad una vittoria inaspettata e al magnifico contesto scenografico. L’altra è l’Ultramaratone della Pace sul Lamone, vinta anche questa, in cui ha dovuto affrontare freddo, neve, vento ed è stata una buona prova di resistenza.

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