A partire dalla metà di febbraio ha preso il via la raccolta di testimonianze, foto, lettere e tutto quanto possa contribuire alla creazione di una memoria collettiva della Val Borbera sul fenomeno emigrazione. Sul sito del Comune di Cabella Ligure sono disponibili i moduli per la raccolta e consegna del materiale

Cabella Ligure, un luogo dove ricreare e conservare le storie degli emigranti della Valle. Queste le premesse del progetto con il quale l’Amministrazione comunale ha ottenuto un finanziamento dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria che permetterà, unitamente ad un generoso contributo personale offerto dal dottor Alessandro Garrone, di istituire un Centro documentale e mostra permanente sull’EMIGRAZIONE DALLA VAL BORBERA.

L’idea è scaturita dai numerosi riscontri positivi pervenuti da parte di Istituzioni e cittadini in relazione all’analoga mostra temporanea allestita in occasione della prima edizione del Festival “Trenta giorni di nave a vapore” intitolato a Carlo Repetti, tenutasi nel 2021.

Considerato il successo di quell’iniziativa e l’offerta di materiale aggiuntivo pervenuta da numerosi abitanti, desiderosi di partecipare alla costruzione di una memoria collettiva di un fenomeno che toccò pressoché ogni famiglia della Valle, l’amministrazione cabellese esidera non vedere disperso il patrimonio documentale già raccolto e si propone di creare un punto di aggregazione delle esperienze migratorie del territorio della Val Borbera.

Chiunque lo desidera può partecipare alla costituzione del nuovo Centro documentale e Mostra permanente sull’emigrazione dalla Val Borbera contribuendo con scritti, fotografie e documenti e quant’altro possa aiutare a creare un archivio delle storie personali di tanti conterranei che negli anni tra la fine ‘800 e la prima metà del ‘900 hanno lasciato ogni cosa, compresi gli affetti più cari, per attraversare l’oceano alla ricerca di un domani migliore.

Sul sito internet del Comune www.comune.cabella.ligure.al.it sono pubblicati i moduli per la raccolta del materiale, che potrà essere donato per l’esposizione nella mostra permanente o, in alternativa, restituito dopo la digitalizzazione.

Il materiale potrà essere consegnato in Comune nei giorni di Martedì e Giovedì dalle 10 alle 12. E’ possibile segnalare esigenze o richiedere appuntamenti in orari diversi chiamando il n.0143.99430 o scrivendo una mail a: cabella.ligure@ruparpiemonte.it, per lasciare un recapito al quale essere ricontattati.

Il progetto per la creazione del nuovo Centro Documentale ha da subito ottenuto il sostegno degli Enti ed Istituzioni che già avevano partecipato all’allestimento della mostra temporanea e la convinta adesione di Mu.Ma (Museo del Mare) di Genova , CISEI, (Centro Internazionale Studi Emigrazione italiana) di Genova ISRAL (Istituto per la storia della resistenza e della società contemporanea in provincia di Alessandria) , dell’Associazione Musa “Musiche, Canti e Danze tradizionali delle Quattro Province” Advisor e ONG-UNESCO-ICH-03 nonché la fattiva collaborazione della locale Associazione di Promozione Sociale “Roba da Streije”.

La proposta è stata inoltre valutata positivamente dal MEI (Museo dell’Emigrazione Italiana) di Genova, con il quale il Comune di Cabella Ligure è pervenuto all’adozione di un protocollo d’intesa per sancire l’inclusione del patrimonio del costituendo Centro Documentale di Cabella Ligure nell’archivio nazionale sull’emigrazione italiana.

La proposta vanta inoltre l’adesione da parte del Professor Roberto Zaccaria Presidente del CIR (Consiglio Italiano per i Rifugiati) e del professor Bruno Barba associato in Discipline Demoetnoantropologiche del Dipartimento di Scienze politiche dell’Università di Genova, che ha offerto la propria collaborazione per lo sviluppo del progetto.

Grazie a queste prestigiose collaborazioni il Centro Documentale cabellese sarà collegato in rete con le Istituzioni che si occupano di emigrazione a livello universitario e divulgativo nazionale ed internazionale. In virtù della Collaborazione con il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Genova il progetto potrà infatti costituire materia di studio e di collaborazione con studenti e laureandi sulla tematica delle migrazioni.

Al nuovo Centro documentale e mostra permanente sull’emigrazione dalla Val Borbera, che aprirà i battenti alla fine di agosto 2023, sarà dedicato uno spazio appositamente allestito al piano terra dell’edificio comunale dove i visitatori, utilizzando le tecnologie multimediali di cui sarà dotato, potranno interagire con archivi e documentazione presenti nelle più importanti realtà italiane ed internazionali in materia.

2 Commenti

  1. Mio nonno materno Freggiaro Fedele proveniva da Rosano. Morto nel 1952 quando avevo 2 anni.all’epoca la famiglia era già emigrata in quel di Novi Ligurein frazione s. Angelo in via Cassano.Dovrei almeno avere dei cugini che non conosco ancora residenti a Rosano.Io mi chiamo Massone Ugo e sono in Ghana da oltre 30 anni.cordiali saluti

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