Sono 85 le domande ammesse al bando della Regione Piemonte che stanzia 3 milioni di euro per il mantenimento e lo sviluppo delle “botteghe dei servizi” nei paesi di montagna con meno di 5.000 abitanti: si tratta di esercizi che, per migliorare la qualità di vita dei residenti, uniscono la vendita al dettaglio di beni alimentari e di prima necessità con attività utili alla cittadinanza, come Internet point, biglietteria del trasporto pubblico locale, noleggio di attrezzature a scopo escursionistico o sportivo, spazi per co-working, sportello postale (previa convenzione con il gestore del servizio), ricariche telefoniche, consegna domiciliare gratuita, somministrazione di alimenti e bevande, vendita di generi non alimentari, sportello per la Pubblica amministrazione.
La graduatoria compilata dagli uffici dell’Assessorato allo Sviluppo della montagna insieme a Finpiemonte ne comprende 42 in provincia di Cuneo (1.461.150 euro), 23 nella Città metropolitana di Torino (851.668 euro), 8 nel VCO (288.943 euro), 4 nella provincia di Biella (107.141 euro), 3 in quella di Alessandria (102.723 euro), 3 in quella di Vercelli (108.493 euro), 2 in quella di Asti (75.630 euro).
Delle 85 botteghe, 52 sono già attive mentre 33 sono da attivare. Il contributo massimo previsto per ogni singola domanda è di 50.000 euro, di cui 30.000 per investimenti e 20.000 per spese di gestione. Complessivamente, queste risorse faranno da volano ad un investimento di oltre 4.730.000 euro sul territorio.
Questi interventi a favore delle botteghe dei servizi sono un altro passo in avanti nella strategia di attenzione alla montagna, un obiettivo di legislatura perché le aree marginali sono il cuore pulsante del territorio, e sottolineano che montagne e borghi non devono essere solo luoghi di villeggiatura in cui trascorrere le vacanze, ma anche zone dove poter vivere tutto l’anno con servizi e attività economiche.
Questa misura si inserisce in un percorso di investimenti a favore del territorio montano, che comprende il bando per incentivare la residenzialità (10 milioni), il bando sulle scuole (500.000 euro), il fondo per le Unioni Montane (10.700.000 euro), il Fondo nazionale Fosmit trasferito alla Regione che verrà destinato allo sviluppo delle Green Communities piemontesi (9.200.000 euro), oltre ai 126 milioni di fondi europei previsti dal Complemento dello Sviluppo rurale 2023-2027.
Dove sono le botteghe finanziate
Albera Ligure, San Sebastiano Curone, Voltaggio (Alessandria)
Cassinasco e Roccaverano (Asti)
Casapinta, Rosazza e Sordevolo (Biella)
Acceglio, Aisone, Argentera, Caprauna, Cartignano, Castelmagno, Crissolo, Frassino, Gambasca, Levice, Melle, Mombarcaro, Monesiglio, Montemale di Cuneo, Monterosso Grana, Murazzano, Ostana, Paesana, Paroldo, Pietraporzio, Pontechianale, Pradleves, Prazzo, Rittana, Robilante, Roccasparvera, San Benedetto Belbo, San Damiano Macra, Sanfront, Serravalle Langhe, Valdieri, Venasca, Vernante, Viola (Cuneo)
Ala di Stura, Brosso, Cantoira, Castelnuovo Nigra, Cesana Torinese, Claviere, Coiro, Exilles, Frassinetto, Massello, Nomaglio, Pinasca, Pragelato, Prascorsano, Pratiglione, Tavagnasco, Traves, Usseaux, Usseglio, Val di Chy, Valprato Soana, Vistrorio, Viù (Torino)
Balmuccia, Campertogno e Piode (Vercelli)
Airola, Bannio Anzino, Beura Cardezza, Macugnaga, Re, Trontano, Vanzone con San Carlo (VCO)