C’era una volta a Novi Ligure, parecchio tempo fa, la Chiesa di Nostra Signora del Carmine. Si trovava in via Solferino, adiacente al convento ora adibito a asilo. La Chiesa era famosa per la sua cupola dorata. Purtroppo, cadde sotto i colpi di cannone degli eserciti della Seconda Coalizione Antifrancese schierati davanti a porta dello Zerbo – l’attuale via Roma – durante la Battaglia di Novi del 15 agosto 1799.
Nonostante i danni subiti dalla Chiesa, la statua della Madonna rimase miracolosamente illesa e fu portata al sicuro nella vicina Chiesa di San Pietro dove è possibile ammirarla tuttora. Nel 2001, durante il terremoto che colpì la Città di Novi Ligure, la corona posta sul capo della Madonna cadde e si posò sulla sua mano.
Tra le opere d’arte salvate, e ora custodite nella Chiesa Parrocchiale di San Pietro, vi sono due pale d’altare, una raffigurante S. Alberto Carmelitano e l’altra S. Teresa d’Avila e, soprattutto, due statue raffiguranti la Madonna del Carmine: una in marmo bianco e l’altra in legno, parte di un’antica cassa processionale.
Quest’ultima sarà collocata all’interno del presbiterio, in una posizione che ne permetterà di apprezzare appieno i dettagli stilistici che rimandano direttamente al XVIII secolo, ultimo sprazzo della grande stagione artistica del Barocco Genovese.
Venerdì 14 luglio 2023, la Chiesa Parrocchiale di S. Pietro sarà aperta dalle ore 21: l’iniziativa è gratuita, e a ingresso libero.
Ci sarà un successivo appuntamento in programma venerdì 4 agosto, in Chiesa Collegiata, dopo la Messa dell'ultimo giorno della Novena della Madonna Lagrimosa (dopo le 21), con il racconto della storia delle due sculture gotiche che ancora oggi sono conservate nel principale edificio storico della città: la Madonna Lagrimosa e il Crocifisso gotico dell'altar maggiore, di cui il visitatore scoprirà dettagli e paternità artistica.