Sui Colli Tortonesi, più precisamente a Carezzano, c’è un’associazione che agisce con il fine di dare lustro storico al paese e, visitando la località lungo le vie, possiamo trovare apposti dei cartelli che raccontano la storia di questo o quel luogo rinnovandone così la memoria.
L’Associazione si chiama Carezzano 1520. Probabilmente il nome dell’Associazione deriva dalla data del 5 luglio 1520, quando tre donne del Vescovado furono condannate al rogo perché ritenute streghe. Dell’Associazione non ho trovato citazione sul sito del Comune, lo stesso dicasi per una breve ricerca in rete. Ad ogni buon conto qui di seguito riporto ciò che si racconta di un edificio religioso situato poco distante dalla Chiesa Parrocchiale di Carezzano Maggiore, lungo la principale Via 5 Martiri.
Oratorio SS. Trinità (Sec. XVII)
Le origini dell’edificio sono legate alle vicende della Confraternita della SS. Trinità. All’inizio del 1500 a Carezzano Maggiore venne fondata la Confraternita della Beatissima Vergine e di Sant’Eusebio; i confratelli vestivano la cappa bianca e le funzioni erano svolte nella Chiesa Parrocchiale.
Nel tempo il numero dei confratelli si ridusse notevolmente, fino ad arrivare ad una riorganizzazione nel 1673, quando sessanta confratelli vestiti di cappa rossa abolirono la precedente e fondarono una nuova Confraternita aggregata all’Arciconfraternita della SS. Trinità di Roma.
L’Oratorio venne edificato tra il 1673 e il 1678 e dedicato alla SS. Trinità, a San Carlo Borromeo e all’Assunzione della Beata Vergine Maria; la costruzione venne finanziata con le sole disponibilità economiche e di forza lavoro dei confratelli.
Il 1° giugno 1678 vennero poste, nel pavimento dell’unica navata, due lapidi a copertura dei loculi destinati a raccogliere i corpi delle consorelle e dei confratelli defunti.
L’oratorio e dotato di un originale e ardito campanile triangolare che, unito al campanile della Chiesa Parrocchiale di S. Eusebio rende immediatamente distinguibile Carezzano Maggiore da tutti gli altri paesi della colline limitrofe.
La Confraternita della SS. Trinità ha proseguito la sua attività riducendo, nel tempo, il numero di confratelli. Nel 1884 se ne contano quarantuno e il numero andrà a esaurirsi verso la metà negli anni ’60 del Novecento.
L’edificio rappresenta a tutt’oggi la testimonianza delle pratiche religiose della comunità parrocchiale e, in anni recenti, vi si è celebrata la S. Messa domenicale durante i lavori di restauro della chiesa Parrocchiale.
fonte: Carezzano 1520
Sarebbe bello che il Comune oppure la ProLoco del posto organizzassero visite guidate per aprire al pubblico l’Oratorio SS. Trinità per mostrarne la sua bellezza e raccontare la sua storia.