Martedì 2 gennaio 2024, presso la chiesetta di Castellania Coppi, al termine della S. Messa commemorativa per celebrare l'anniversario dalla morte del grande Fausto Coppi, si terrà l'evento denominato “Welcome Castellania”, premio internazionale al giornalismo sportivo e benefattori dello sport. Riconoscimento di "Ambasciatori di Casa Coppi nel mondo"
Verranno consegnati premi a:
– Jeanluc Gatéllier firma sportiva storica de L’Equipe
– Franco Bortuzzo caposervizio Rai Sport
– Nuova Unione Velocipedista Italiana asd ambasciatori di Casa Coppi nel Mondo
Seguiranno eventi di Casa Coppi in omaggio al Tour de France 2024 con Francesca Monzone giornalista sportiva Responsabile storico Casa Coppi – Luca Gialanella responsabile ciclismo La Gazzetta dello Sport
Organizzazione a cura di Casa Coppi
Casa Coppi, una pregevole abitazione edificata nella seconda metà dell’800, viene acquistata da Domenico Coppi, padre di Fausto, subito dopo la Grande Guerra del 15-18. La struttura originaria comprendeva una casa di civile abitazione, composta da nove camere, poste su tre piani, con annesso fabbricato rurale con stalla, cascina e retrostante cortile.Venne modifcata negli anni ’50 da Fausto che, per comodità dell’anziana madre Angiolina, fece aggiungere una camera con servizio igienico al piano terra, sovrastata da un terrazzo coperto con porticato. La “Nuova camera” oggi ha una funzione di reception e segreteria. Il campione del mondo di ciclismo vi nacque il 15 settembre 1919.
Il Campionissimo era nato il 15 settembre del 1919 nel piccolo comune di Castellania, oggi circa 85 anime, in provincia di Alessandria. Quartogenito di una famiglia contadina, Fausto ben presto capì che il suo futuro non apparteneva ai campi. Mentre giovanissimo faceva il garzone in una bottega di alimentari si ritrovò a pedalare a tutta birra sulle strade polverose del tempo e ci provò gusto sognando di emulare le imprese del suo idolo Girardengo.
Il 2 gennaio del 1960 Fausto Coppi, all’età di 40 anni, si spegne alle 8.45 all’ospedale di Tortona. Sulla morte del Campionissimo sono ancora molti i perché e restano aperte una infinità di domande. Ma è ormai appurato che la tragedia si consumò per un errore dei medici che sbagliarono la diagnosi ritenendo che Coppi fosse afflitto da una influenza più robusta del solito.