Ricevo e pubblico volentieri da Benedetta de Vito, che di Storie di Territori è da tempo collaboratrice con testi apprezzati. Benedetta ha un nuovo libro in crowdfunding e qui di seguito il link per preordinarlo https://bookabook.it/libro/romaamor/
E ricordate che con il codice ROMA10 c'è il 10 per cento di sconto
Avevo pensato di non utilizzare più il crowd funding di bookabook per i miei piccoli libri e di trovare un editore puro, uno al quale consegnare il libro in formato pdf e, poi, chi si è visto si è visto, ci pensa, ma poi, prima di gettarmi nel gorgo della ricerca per il mio Romaamor, ho pensato che, tutto sommato, il lungo viaggio (100 giorni) insieme, con le percentuali che salgono. con il circolino che, man mano, si dipinge di nero, con l’emozione di vederlo completato sì, era stato divertente e molte persone intorno a me si erano sentite coinvolte, divertite, in attesa di sapere come sarebbe andata a finire. Ed è finita bene!
E divertente, per me, scrivere gli aggiornamenti man mano che si camminava per la via. Nel link troverete anche quelli: una finestrella che riempirò di storie! Per Cuoresardo sono stati più di 30, intendo gli aggiornamenti, e vedremo per Romaamor. Se per Cuoresardo ho veleggiato tra le isole del parco di Tavolara, raccontando altre storie e piccole e grandi; per Romaamor ho avuto un’altra idea, ma non ve la rivelo perché tanto manca poco e non vedo l’ora di cominciare.
Così partiremo di nuovo insieme verso l’ignoto e non importa se arriveremo o no alla meta perché, nel frattempo, ci saremo divertiti un poco. A proposito io scriverò gli aggiornamenti nell’apposita finestra, e spero che voi diciate la vostra nei commenti che possono essere inseriti nell’apposita finestrella. Un gioco di rimandi: è il mio augurio!
Qui, di seguito, una parentesi tonda (e rosa) sulla mia scrittura e su quante (scrittrici) l’hanno nutrita. Io, si può dire, sono cresciuta nel mio amor per le parole con tante amiche scrittrici che, pur passate a miglior vita erano più vive in me delle persone vive, avevano lasciato a me e a tutti i sassolini che conducono al solar del bosco (così lo chiamava Maria Zambrano, la cui sorella, Aracoeli diede il nome al titolo di un libro di Elsa Morante, che le conobbe a Roma entrambe) dei loro libri. Ragazzina, a diciannove anni o giù di lì, a Elsa Morante mi pareva di dover tutto, l’amore per la lettura e la gioia celeste di correre a dormire per perdermi, a lume acceso, io sola con lei, prima di addormentarmi, nelle pagine vive di “Menzogna e sortilegio”.
Più avanti, ci fu Katherine Mansfield, scrittrice neozelandese di racconti folgoranti (“The Garden party”, ad esempio) che faceva morir di invidia Virginia Wolf (che non ho mai amato) per l’uso magico che faceva delle parole. Lei, Katherine, tutta vita, gelo invece Virginia (almeno per me). Ma è di Dolores Prato, scrittrice marchigiana e romana insieme, che mi sento sorella d’anima e che rileggo appena posso, tenendo i libri suoi sempre nel comodino. Nel suo “Giù la piazza non c’è nessuno” (la gloria di quel libro, che sto rileggendo, credo, per la quinta volta!) tutto l’incanto dell’epifanie che vivo, nei miei passi d’argento, in questa vita. Sue e anche mie le improvvise rivelazioni di verità che giungono improvvise a chi ha occhi per vederle…
Dulcis in fundo: la ragazzina nella foto sono io, a circa dodici anni (credo) e abbraccio il mondo. Grazie a tutti!
Maria Benedetta de Vito è laureata in Letteratura portoghese, giornalista professionista, ghostwriter, traduttrice, scrittrice, è nata e vive a Roma. Ha lavorato per più di vent’anni al Gazzettino e collabora con diversi siti Internet. Ha scritto L’ingegnere e altri racconti (Stampa alternativa, Millelire, 1990), Il naso Augusto (Moby Dick edizioni edizioni, 1995), C’ero una volta (Oltre edizioni, 2019), Cuoresardo (bookabook, 2023). Ha tradotto Lei non sarà mai infedele di Jeanne De Casalis (Nutrimenti, 2003) e L’enigma delle sabbie di Erskine Childers (Nuova Editrice Berti, 2012)