Gli Incontri Culturali della Società Storica del Novese, giunti alla terza edizione, si terranno presso la Corte della nostra Sede-Museo in via Gramsci 73.
Il primo appuntamento è fissato per giovedì 4 luglio con inizio alle ore 21,15 di cui si allega l’invito: si parlerà degli Statuti di Novi. Nel corso della serata sarà possibile visionare una copia originale del testo del 1600.
GLI STATUTI DI NOVI di Daniele Calcagno – giovedì 4 luglio ore 21,15
Gli Statuti Civili concessi da Genova a Novi Ligure furono l'ultimo passo di un progressivo avvicinamento operato dai Genovesi nei confronti della nostra Comunità che, più con la diplomazia che con le armi, fu sottratta al Ducato di Milano. Daniele Calcagno illustrerà questi Statuti partendo da una copia, proveniente da una collezione privata, che riporta a margine numerose e significative annotazioni manoscritte. La copia originale sarà visionabile nel corso della serata.
Daniele Calcagno ha conseguito il diploma di perfezionamento presso la scuola speciale di Archivistica, Paleografia e Diplomatica Medievale presso l’Archivio di Stato di Genova, è consigliere nazionale dell’Antiquæ Musicæ Italicæ Studiosi e consulente esterno dell’Assessorato alla Cultura della Provincia di Genova. Dal 1994 è direttore scientifico dell’Istituto di Studî sui Conti di Lavagna. Cultore ordinario di materia alla cattedra di Storia Medievale A dell’Università degli Studî di Genova e incaricato a contratto presso la Facoltà di Architettura dell’Università degli Studî di Genova. Membro di diverse accademie e società storiche (Accademia Urbense, Antiquæ Musicæ Italicæ Studiosi, Deputazione di Storia Patria per le Province Parmensi, Istituto Internazionale di Studî Liguri, Società Ligure di Storia Patria, Società Storica “Pro Iulia Derthona”, Società Storica del Novese). Collabora con la Soprintendenza ai Beni Archeologici della Liguria e con la Soprintendenza ai Beni Artistici e Architettonici della Liguria. La Provincia di Parma e il Comune di Borgo Val di Taro, nel 1999, gli hanno conferito il Premio San Giorgio “P. Rameri” per le sue ricerche sulla storia medievale della Val di Taro.