La Val Curone è uno scrigno di bellezza, da percorrere per tutto il suo territorio assai esteso, in lungo e in largo, dalla collina alle cime più alte. Mi è capitato di recente di percorrere una parte del territorio di Fabbrica Curone, luogo di interesse turistico, comprendente l’alto bacino del torrente Curone, delimitato dalle elevate cime del Boglelio (m 1492), del Chiappo (m 1700), dall’Ebro (m 1700), del Panà (m 1559) e del Giarolo (m 1473), che segnano lo spartiacque con le valli dello Staffora (PV) a est, del Trebbia (PC) a sud-est e del Borbera a sud e a ovest.
Il Comune di Fabbrica Curone è composto di numerosi centri e nuclei sparsi. Si contano 22 località. Montecapraro, Forotondo, Pareto, Selvapiana, La Gioia, Caldirola, Morigliassi, Canova, Remeneglia, Salogni, Ponte del Molino, Costa dei Ferrai, Brentassi, Costiolo, Bastardini, Bruggi, Pradaglia, Serra, Castello, Lunassi, Ciossa.
Ci vuole del tempo da dedicarci per visitare ognuna di queste località. Stavolta mi sono fermato a Montecapraro per un breve visita.
Montecapraro, frazione di Fabbrica Curone, occupa un crinale della montagna che, fuori dal centro abitato, scende a precipizio sul Curone alla sua sinistra, tra vasti pascoli e sorgenti minerali. Nel paese si trova un esteso vivaio del Corpo Forestale, per il rimboschimento dell’alta valle. Per la verità mi è parso un po’ dismesso, almeno passandoci a fianco. Chissà…
Dista Km 7 da Fabbrica. km 39 da Tortona. Si trova ad un’altezza di m 828.
La chiesa di San Giovanni Battista sorge a margine del piccolo concentrico di Montecapraro. Patrona da festeggiare è la Madonna della Guardia che si festeggia il 29 di agosto.
Profilo Storico
Oglerio di Montecapraro è teste in un atto rogato a Tortona nel 1132. Nel 1369 la località era compresa tra i domini feudali dei Malaspina di Varzi e risultavano residenti undici capi casa.
La chiesa parrocchiale fu visitata nel 1576 da Ragazzoni che ordino di restaurarla e di costruire un campanile. L’antica chiesa rovinò in seguito ad una frana. La attuale fu costruita nel 1695-98. Nel 1788 la chiesa presentava cinque altari e vi erano erette due Confraternite (SS sacramento e SS Rosario). Fu restaurata nel 1898 e nel 1915; decorata internamente nel 1935 da Cesare Maroni di Milano. Sul lato destro della navata si apre la cappella della Madonna del Rosario con altare in stucco, statua lignea della Vergine e i Misteri del Rosario di inizio XVIII secolo. E’ presente un altar maggiore in stucco e una balaustra settecentesca in marmo. Il pavimento presenta intarsi policromi ed è opera del marmista Martino Galli di Tortona (seconda metà XX secolo). Sulla faccita sono presenti due pregevoli statue lignee.
Info tratte da www.valcurone.org
Trovo i resti di un hospitale templare con due croci in facciata davvero ben conservate. Una è posta sull’arco di entrata, l’altra è più su, sopra una finestrella composta da due pilastri sormontati da un triangolo in cui è scolpita la croce.
Verso l’uscita della frazione abitata c’è una bella fontana come luogo di ristoro
Si trova anche una bella edicola dedicata alla Madonna