L’estate è tempo di vacanza, ma anche tempo per gli appassionati alla scoperta di nuovi Territori di visite oltre i soliti spazi. E allora si va oltre la provincia alessandrina, si intra nell’astigiano e poi oltre ancora. Si oltrepassa la città di Alba, vera passione per chi scrive, si punta verso l’alta Langa fino ad arrivare a Bossolasco.

Bossolasco è una romantica località di villeggiatura conosciuta come “Il PAESE DELLE ROSE”.

Il paese delle rose per le magnifiche rose appunto che decorano tutto il centro storico di origine medievale. Conosciuto come la ” perla” delle langhe vanta paesaggi e panorami unici, storie di personaggi storici che hanno soggiornato o vissuto in paese.

La strada del centro storico, che porta alla parrocchiale di San Giovanni Battista, è decorata da profumate e colorate piante di rose che conferiscono alla via un aspetto quasi incantato, caratterizzata da affascinanti scorci.

A questo paese fiorito si attribuisce il nome di “Perla delle Langhe” e anche la “Portofino delle Langhe”, per accentuare la particolare bellezza che lo distingue dagli altri paesi delle Langhe.

Partendo dal romantico centro storico del paese si possono percorrere i sentieri che attraversano i luoghi più belli, incontaminati e caratteristici del territorio.

Salendo lungo il percorso della via delle rose, dopo essere passati sotto il voltone che si apre verso la piazza, si giunge a costeggiare il muraglione che porta alla chiesa patronale di San Giovanni Battista.

Accanto alla chiesa c’è un ricordo che va oltre il tempo, fino al tempo della lotta partigiana: un periodo storico che ha permeato profondamente il tessuto dell’Alta Langa, e che trova tutt’oggi un vivo ricordo nell’imponente opera “l’Angelo dell’Alta Langa”, installata nel giugno del 2015 in piazza XX Settembre, e che porta la firma dell’artista Daniele Cazzato.

Un progetto, spiega l’artista, maturato nella volontà di rievocare un fatto accaduto durante la Seconda Guerra Mondiale.

Durante le rappresaglie dell’epoca, alcuni Ebrei fuggiti si rifugiarono nel paese di Bossolasco: qui, grazie alla generosità ed al coraggio dei cittadini, le loro identità vennero tenute nascoste ed il segreto mantenuto per più di anno. Ho pensato che questo gesto, nato spontaneamente dalla purezza di cuore di queste persone che non esitarono a mettere in gioco la propria vita per salvare quella di sconosciuti, meritasse di essere ricordato e raccontato.

Nasce così e prende forma l’Angelo dell’Alta Langa, un essere che è astrazione di una figura angelica, il cui movimento protettivo delle ali confluisce in un moto che si tramuta in prossimità del volto in un bocciolo di Rosa.

Bossolasco è incantevole per il suo silenzio, bisogna andarci, bisogna respirare l’aria e godere dell’incantevole visti.

Il Palazzo del Comune

A me rimane la soddisfazione di esserci stato fino al punto di portare a casa qualche immagine che possa rimanere qui a testimonianza.

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