Venerdì 30 agosto, alle ore 17.30 nel palazzo comunale di Carrosio, è stata inaugurata la mostra antologica (collezione privata della famiglia) con le opere di Emilio Debrevi, pittore e scrittore nato a Fiume il 22/9/1915 e morto a Serravalle il 10/7/1990. Sarà visitabile fino all’8 settembre dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 19.00.
Storie di Territori ha fatto una visita. All’ingresso viene consegnato al visitatore per una quota minima di 5 euro il catalogo della Mostra. Contiene le immagini delle 59 opere esposte e uno scritto di Roberto Benso, nativo di Carrosio.
La Mostra si intitola “Emilio Debrevi. La poetica del quotidiano”
Le prime opere sono all’ingresso. Salendo le scale e al piano superiore fino ad arrivare alla Sala del Consiglio Comunale si possono ammirare tutte le opere disposte in ordine di numerazione come da catalogo.
La visita può essere veloce se percorsa senza soffermarsi, mentre può essere contenuta in un tempo più lungo se ci si sofferma ad ammirare i dettagli e la tecnica dell’artista.
Breve biografia di Emilio De Brevi (fonte www.emiliodebrevipittore.it )
Emilio Dobrovich nasce a Fiume il 22 settembre 1915. Figlio di profughi ungheresi, vive a Pola fino all’età di quindici anni. Nel 1930 si trasferisce con la famiglia a Genova e il regime fascista italianizza Dobrovich in Debrevi (che Emilio spezzerà simbolicamente nella firma De Brevi). La formazione culturale e politica di Dobrovich è segnata dal legame profondissimo con la madre e dalle personalità artistiche e antifasciste che animano Genova. La cultura e lo stile di vita mitteleuropei, custoditi con determinazione dalla madre e, soprattutto, il pensiero di Antonio Gramsci e Piero Gobetti, orienteranno, per sempre, il suo percorso artistico, umano e politico. A 15 anni dipinge il primo capolavoro: una Madonna, per la madre, ma deve rinunciare agli studi accademici.Operaio al tornio dell’Ansaldo San Giorgio, continua a dipingere solo su cartone e compensato: i colori ad olio e le tele di lino resteranno per lungo tempo un lusso. Nel dopoguerra apre una piccola officina di stampi industriali e partecipa con successo all’allestimento di stand in diverse Fiere Nazionali. Decide, però, di non proseguire l’attività di grafico pubblicitario e non farà mai della sua arte un mezzo per vivere. Intensifica la sua produzione artistica a partire dal 1972 ed espone a Serravalle, dove si è trasferito con la famiglia, Novi Ligure (Teatro Romualdo Marenco, Galleria Mario Leveni) e Tortona (Galleria L’Angolo). Pittore, scrittore e poeta, Emilio De Brevi (già Dobrovich) “è partito per altre terre” il 10 luglio 1990.