Lorenzo Robbiano, narratore di storie legate al novese, ne ha pubblicata un’altra! Baci, amaretti, torrone e biscotti… E ancora caramelle, confetti e ovviamente cioccolato. In “Novi la dolce“, in pubblicazione per Epoké di Novi Ligure, Lorenzo Robbiano torna a parlare di storia locale, protagonista l’industria dolciaria del territorio. Dalle prime tracce del torrone risalenti alla fine del Seicento fino alle recentissime innovazioni industriali apportate nell’ultimo decennio dalle grandi aziende novesi del settore dolciario. In mezzo, la nascita dei laboratori artigianali e le storie di marchi oggi famosi in tutto il mondo.
Un curioso viaggio alla scoperta dell’anima novese più dolce. Ma anche un libro che ricostruisce con attenzione la storia di un settore produttivo fondamentale per il territorio, contribuendo così al dibattito sulle prospettive dello sviluppo economico locale.
Il libro
Il libro tratta della passione dei novesi per i dolci che è davvero antica. Già a fine Settecento i nobili genovesi quando parlavano del torrone di Novi lo definivano «di ottima perfezione». A qualche anno più tardi risale la prima ricetta vera e propria del «torrone all’uso di Novi» e, sempre in quegli anni, di Novi parlava persino il filosofo francese Charles de Brosses che nel diario del suo viaggio in Italia racconta come i novesi andassero fieri dei propri «sorbetti eccellenti».
La tradizione dolciaria nel territorio del novese si consolida così nel tempo tra laboratori quasi domestici e piccole botteghe artigiane. Da lì nel XX secolo nasce una vera e propria industria con marchi di eccellenza conosciuti ancora oggi in tutta Italia e nel mondo. Pernigotti, Novi Elah Dufour, Bodrato, Bailo, Serra, Gambarotta, Suissa, Mangini, Saiwa, Casa Sabauda… sono solo alcuni dei brand di cui l’autore ricostruisce la storia.
In questo suo nuovo libro, Lorenzo Robbiano torna a raccontare il territorio, dimostrando la consueta attenzione ai temi della storia sociale che passa per il lavoro, la vita quotidiana e, naturalmente, l’alimentazione. Novi la dolce presenta, però, un percorso davvero originale. Racconta l’evoluzione delle ricette, la nascita dei laboratori artigianali e le vicende dei noti marchi novesi dalle prime preparazioni settecentesche fino alle recentissime innovazioni industriali.
“Novi la dolce”, un'autentica strenna natalizia, sarà disponibile dal 22 novembre, ma può già essere prenotato sul sito edizioniepoke.it. La prima presentazione pubblica del libro è in programma venerdì 22 novembre alle 17.30, presso la biblioteca civica di Novi Ligure (via Marconi 66) nell’ambito della rassegna Novi d’autore, con la partecipazione del giornalista Massimo Delfino e della docente Giulia Valenti.
L’autore
Studioso di storia locale, Lorenzo Robbiano ha al suo attivo numerose pubblicazioni: Invidiosi? No, grazie! (1987); Sotto la neve il pane (2007); 9651 (2008); La bocca asciutta (2010); La luna coricata (2011); I Senza Volto (2012); I Senza Volto – parte II (2013); Da Novi Ligure al resto del mondo. L’innovazione del Sistema Valditerra (2015); Soccorso e non solo (2015); Quando a Novi c’era Raggio (2016); I Senza Volto – parte III (2017); Quando a Novi arrivò il mare, i cinquant’anni della piscina scoperta (2017); Sovversivi (2018); Novi nel cuore. Erano gli anni Sessanta (2018); La “Corona” l’albergo più antico di Novi (2019); Bentornato Marenco (2019); Pulàjnta e saràke (2020); Splende il sol dell’avvenir (2021); Salut’me a Ture (2021); I Senza Volto – Parte IV (2022); Gianfrancesco Capurro (2022); Quattro passi per Novi (2022); E venne il giorno della libertà (2023), molti dei quali editi da Epoké.
È stato direttore del settimanale il novese, del giornale Novinforma e coordinatore editoriale del mensile provinciale Il Duemila.
È stato sindacalista a tempo pieno nella Cisl e Sindaco di Novi Ligure dal 2004 al 2014. È Cavaliere della Repubblica Italiana.
Una breve lettura tratta dal volume
Nulla nasce per caso. Più volte ci si è chiesti perché, proprio a Novi Ligure, sia fiorita l’industria dolciaria. La domanda trova parziale risposta nello scritto di Charles de Brosses, datato 1739, in cui si legge: «Novi è la penultima città dello Stato di Genova; si vanta, come la sua metropoli, di possedere affreschi e sorbetti eccellenti». Se anche il giudizio del magistrato, filosofo, linguista e politico francese fosse da interpretare in senso canzonatorio, esso testimonia come, già nel XVIII secolo, a Novi fosse presente una tradizione dolciaria.
Lorenzo Robbiano dalla Premessa a Novi la dolce