Fausto Coppi rappresenta il mito. Il termine mito viene dal greco mythos, e significa “racconto”. Questa tipologia narrativa affonda le proprie radici nella natura stessa dell’essere umano, il quale, anticamente, cercava di spiegare fenomeni ed eventi che non riusciva a comprendere (es: il fuoco, il tuono, l’origine del mondo…) con storie che avevano per protagonisti molti concetti soprannaturali.
Il mito è dunque un modo fantasioso adottato dagli Antichi per provare a spiegare la realtà ed il comportamento degli uomini (es: i greci e i romani avevano una divinità per ogni stato d’animo).
Diversamente non si spiegherebbe il 2 di gennaio di ogni anno a Castellania che da qualche anno si chiama anche Coppi, per completare il nome e per saldare a fuoco un binomio tra il paese che gli diede i natali e il Campione che fausto diventò.
Oggi era il 65esimo anniversario dalla sua morte. Fausto Coppi morì il 2 gennaio 1960 all’ospedale di Tortona, dove si trovava ricoverato per una malaria contratta durante un viaggio in Alto Volta (attuale Burkina Faso) e purtroppo non diagnosticata in tempo.
Da allora ogni anno questo piccolo paese del basso Piemonte vede, in particolare in questa data, un pellegrinaggio sportivo. Alcuni lo conobbero, ma sono sempre meno, altri sanno delle gesta sportive che si tramandano nel tempo. Il ciclismo è cambiato negli anni e campioni come Fausto se ne sono visti ben pochi dopo di lui, soprattutto italiani. Forse fece eccezione Marco Pantani per quanto seppe entusiasmare gli sportivi con le sue imprese.
La chiesetta accantom al mausoleo stamane era colma come sempre. La santa messa di commemorazione. Al termine le premiazioni con i figli Marina e Faustino com’è d’uso da anni.
Dapprima il premio Welcome Castellania: premio internazionale al giornalismo sportivo e benefattori dello sport e riconoscimento “Ambasciatori di Casa Coppi nel mondo”.
Sono stati ringraziati:
- Guido Vaciago, Direttore Tuttosport
- Maurizio lappini, Cronista La Stampa
- Guido Repetto, Presidente Gruppo Elah-Dufour-Novi
- Team Chiodini – Magenta, Ambasciatori di Casa Coppi nel mondo
Quindi gli Eventi di Casa Coppi in omaggio al “Tour en Italie”:
- Le maglie gialla e rosa di Tadej Pogaçar donate a Casa Coppi
- Le maillot jaune di Sandrino Carrea e la rosa ’52 di Fausto, solo per un giorno, grazie a Marco Carrea figlio di Sandrino, geloso custode di due cimeli straordinari