Cosa succede se piove o nevica per la Candelora? E se invece splende il Sole?

Secondo la tradizione la” Candelora”(2 Febbraio) – che segue di poco i “giorni della Merla”(29-30-31 Gennaio)
può “predire” la fine dell’inverno.
Ma perché si chiama così e da cosa nasce questa credenza popolare?

Oggi, 2 febbraio  si celebra la Candelora, una tradizione di origini antichissime.
Sebbene non si possa parlare di una “festa” vera e propria – nel senso che non la troviamo scritta in rosso sul calendario – la Candelora ha un valore simbolico altissimo nella tradizione cristiana.
Proprio il 2 febbraio infatti, ricorre l’anniversario della presentazione di Gesù al Tempio, avvenuta 40 giorni dopo la sua nascita, e la conseguente Purificazione della Vergine Maria.
La distanza temporale con il Natale è quindi di quaranta giorni, e poiché la festa della Natività ha una data fissa, anche la Candelora viene celebrata ogni anno il 2 febbraio.

Il suo nome deriva da “candelorum” per via delle benedizione delle candele che simboleggiano la luce di Cristo.

La ricorrenza ha origini antichissime e – prima ancora che nel Cristianesimo – la ritroviamo anche nell’antica Roma, dove veniva celebrata in forma diversa.
Nel mondo romano Giunone, conosciuta anche come la Dea Februa, veniva celebrata alle calende di febbraio, all’inizio del mese, nel periodo in cui si celebra oggi la Candelora. Questo, unito all’assonanza tra il nome Februa – che deriva dal verbo “februare”, cioè purificare – e la Purificazione della Vergine Maria, ha portato gli storici a capire che la festa cristiana è la “sostituzione” di quella pagana.

Così come accade per i “giorni della Merla :- celebrati gli ultimi tre giorni di gennaio – anche la Candelora è considerata dalla credenza popolare un giorno legato al meteo. Un proverbio dialettale che “pronostica” il tempo atmosferico a venire basandosi sulle condizioni meteo del giorno della Candelora :

“Alla Madonna della Candelora dall’inverno siamo fuori, ma se nevica o tira vento per quaranta giorni siamo ancora dentro”.

Si tratta di un proverbio popolare che non si basa su fondamenti scientifici, ma  l’unica cosa certa è che questo giorno si colloca più o meno a metà tra l’inverno e l’inizio della primavera…

“Giorni della Merla”, perché si chiamano così…

Ecco cosa dice la leggenda :

La tradizione vuole che il 29-30-31 gennaio, ovvero gli ultimi tre giorni del primo mese dell’anno, vengano identificati come i “Giorni della Merla”, ovvero i più freddi di tutto l’anno.

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