Venerdì 21 settembre, così come ho già raccontato in un post precedente, c’è stata la presentazione della Delegazione FAI di Novi Ligure presso il salone di rappresentanza di Palazzo Pallavicini a Novi Ligure, al termine della quale tutti si sono recati accanto a Piazza Dellepiane dove è Palazzo Durazzo, uno degli edifici storici della città, per farne una visita.
Palazzo Durazzo si affaccia su Piazza Dellepiane e confina con salita Ravazzano Santo.
L’edificio presenta influenze stilistiche della cultura architettonica affermatesi a Genova a partire dal secolo XVII.
Sul prospetto rivolto verso il cortile é ancora documentata la decorazione pittorica originale, anche essa risalente al secolo XVII, che sottolinea la struttura del loggiato attualmente tamponato.
Di una certa importanza é pure il giardino del Palazzo ubicato ai piedi del Castello e collegato all’edificio per mezzo di un ponticello che oltrepassa via Durazzo.
All’interno del palazzo morí il generale francese Barthélémy-Cathrine Joubert durante la battaglia di Novi che fu combattuta il 15 agosto 1799 tra l’armata rivoluzionaria e gli austro-russi.
Costruito sul finire del Seicento dalla nobile famiglia Durazzo (proprietari a Genova dell’attuale Palazzo Reale, delle omonime ville a Santa Margherita e Albisola, importanti collezionisti e mecenati nonché possessori di tutti i teatri pubblici genovesi nel Settecento) presenta tra i caratteri di particolare interesse un apparato decorativo al piano nobile realizzato a monocromo che, insieme al giardino terrazzato ai piedi della collina del Castello, offre al visitatore l’atmosfera di una dimora di villeggiatura settecentesca restituendo scorci e prospettive scenografiche.
In uno degli ambienti interni sono poi conservati due preziosi sovrapporta tardo settecenteschi raffiguranti due scene bibliche (La Creazione degli animali e La creazione di Adamo) attribuiti ai Muratori su bozzetto di Giovanni David, pittore di buona fama originario di Cabella Ligure e protetto della famiglia Durazzo.