Le ultime notizie dicono che ha ceduto il tetto della navata centrale della chiesa dedicata a Sant’Andrea in Novi Ligure.

Avvalendomi di uno scritto il cui autore è Serafino Cavazza, mi piace scrivere qualche informazione su questa chiesa.

La chiesa di S. Andrea in Novi Ligure è la più antica della città perché, alle origini della città, era la chiesa del castello. Aveva la facciata rivolta alla torre.

La storia è lunga nel corso del tempo che è trascorso. Ed allora apprezziamone la sua bellezza.

La SCALINATA

E’ l’unica chiesa di Novi cui si accede per una rampa di 10 gradini che portano al sagrato, recinto da una balaustra di granito e di travertino. Altri sei gradini portano al piano della chiesa. Potrebbe essere questa una delle prove che la chiesa untempo ebbe la facciata prima rivolta al Castello e poi alla mura e agli spalti. Fu rifatta nel 1880, con una spesa di L. 1.500.

La FACCIATA

Divisa in due parti da un architrave. Nella parte inferiore la porta si apre tra due nicchie incorniciate tra pilastri. Nella parte superiore un colorito rosone si apre tra due pinnacoli laterali, sormontato da un timpano, che poggia su due finte nicchie.

L’INTERNO

E’ ad una sola navata. Il pavimento primitivo rivelava i lavori compiuti per esumare le sepolture dei sepolcri precedenti. L’interno appare armonicamente distribuito e riccamente dipinto. A destra dell’entrata: altare con pala di S. Michele (una iscrizione sulla destra ricorda il fondatore Giorgio Paleari, nel 1600), un piccolo vano che dà ingresso alla canonica, altare della Madonna Addolorata, il pulpito un altro ne corrisponde simmetricamente sul lato della parte opposta), altare del S. Cuore, di gusto barocco ornato di stucchi (un quadro a sinistra rappresenta una santa martire).

Nel presbiterio sorge un massiccio altar maggiore (1798) composto di marmi pregiati e di vario colore su cui si innalza un baldacchino marmoreo di pregevole impostazione. Sul pavimento, ai piedi dell’altare, si aprono le tombe per i sacerdoti e per i confratelli della Confraternita annessa alla Chiesa. Sulla parete dell’abside due figure di Santi ( S. Giovanni e S. Bartolomeo) inquadrano la statua di S. Antonio sul fondo, proprio al centro sul coro.

Sulla sinistra dell’ingresso l’altare di Gesù Bambino presentato al Tempio e statua di Maria Bambina. A destra una Annunciazione e a sinistra il transito di S. Giuseppe; quindi il battistero con un quadro rappresentante il battesimo di Gesù; altare della Madonna di Lourdes e altare di S. Teresa del Bambin Gesù, restaurato dalla famiglia Bisagno nel 1925 (l’altare corrisponde a quello dei Santi Carlo e Fermo fondato, come da iscrizione, nel 1624).

Nella volta andando verso l’altar maggiore incontriamo tre grandi affreschi: la chiamata di S. Andrea dopo la pesca, un momento della predicazione del Santo ed il martirio finale. Sopra il cornicione di destra e di sinistra sono altri quattro episodi della vita di S. Andrea, disposti a due a due, tra figure di apostoli entro medaglioni. Sopra l’altar maggiore è rappresentata una gloria di S. Andrea sapientemente disposta, con ai lati due medaglioni rappresentanti S. Giovanni Evangelista e S. Paolo. Nel catino absidale sono raffigurati S. Pietro, S. Rocco e S. andrea. Il pavimento è stato rifatto nel 1962, su disegno dell’ing. De Paolis.

Il CAMPANILE

Si trova sulla destra della chiesa ed ha quattro campane. Ripete il modello consueto a ripiani e a mattoni scoperti. Manca il caratteristico coronamento di S. Pietro e di S. Nicolò e come fattura si avvicina a quello della Maddalena e di S. Bernardino.

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