Meta per secoli di pellegrinaggi, si presenta oggi, nell’assommarsi di strutture cinque, sei, settecentesche, su quello che fu il quattrocentesco nucleo originale. All’ origine dell’attuale complesso edificio vi era un’edicola, attorno alla quale, in seguito al passaggio di San Bernardino da Siena in pellegrinaggio apostolico, fu costruito, intorno al 1450, l’oratorio di San Bernardino, nome che si aggiunse a quello più antico di Santa Maria delle Grazie.

Con il tempo sorse un ospizio per i pellegrini che poi diventò convento, nel XVIII secolo si ebbero i lavori di ampliamento e le trasformazioni più imponenti che fecero assumere al Santuario la struttura attuale.

In quel tempo si edificò la nuova chiesa a tre navate all’interno della quale sono custoditi il dipinto della ‘Vergine con il Bambino’ (sec. XV), la statua di ‘San Bernardino’ (sec. XV), il gruppo ligneo rappresentante l’ ‘Estasi di San Francesco’ e la statua marmorea di ‘San Bovo’ del 1702.

Interessanti sono la bella sacrestia arredata con mobili del primo settecento ed il chiostro, con le logge al primo piano, costruito nel XVIII secolo, perfettamente quadrato, scandito da arcate a tutto sesto sostenute da massicce colonne in pietra. Nella storia il convento venne custodito dagli Agostiniani (1591-1597), quindi dai Carmelitani (1597-1599) ed infine, con atto del 3 Febbraio 1599, fu consegnato dall’arciprete di Gavi ai Frati Minori Osservanti, Francescani 

Qui di seguito un resoconto di una visita guidata – fatta a suo tempo – con il contributo di Luigi Pagliantini

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